Linuxday 2008, riflessi e riflessioni


logo LinuxDAyVB

Sabato 25 ottobre si è tenuto a Roma il LinuxDay, evento che ha visto la partecipazione di centinaia di persone interessate ai vari talk e all’install-fest. Le aule sono state concesse dalla Facoltà di Ingegneria e la manifestazione si è tenuta ugualmente, nonostante fosse in atto l’occupazione studentesca.

Mi sembrava quasi di disturbare, perché i ragazzi sono li per difendere il loro futuro culturale, professionale e sociale. Ringrazio quindi di averci concesso di non rinunciare alla nostra giornata su Linux.

Le sessioni erano organizzate in due grandi aule, e l’install fest in un’altra abbastanza grande che ha visto la partecipazione continua di decine di persone.

Il programma dell’evento, prevedeva ben 20 interventi che hanno portato a restringere i tempi a mezz’ora soltanto ognuno e credetemi, non è facile dire tutto in così poco tempo.

Il mio contributo su VirtualBox OSE è stato abbastanza veloce e credo di essermi perso anche dei pezzi, penso di aver dato una panoramica generale e i pochi esempi che ho fatto hanno forse almeno reso l’idea, infine c’è stata anche l’emozione di parlare davanti a un centinaio di persone, in parte frenante.

Gli argomenti trattati erano veramente tanti e ne ho seguiti solo alcuni, tra cui il primo del gruppo Greenpeace, tenuto da Vittoria Polidori che ha illustrato con slides e contenuti video le problematiche del trashware, in pratica scarti occidentali che vanno a finire nei paesi del terzo mondo come materiale di “seconda mano”, ma che si traducono in rifiuti tossici e nocivi. Anche se il talk con linux non ci azzeccava molto, le abbiamo fatto notare quanto il sistema del pinguino sia attento osservatore del risparmio energetico e del riciclo di hardware datato 😉

Interessante presentazione anche di Marco Palazzotti sulla distro Fedora, che ci ha illustrato aspetti tecnici, filosofci e politici di questa distribuzione. Come nel release party, anche qui l’ambassador ha portato una usbstation per la creazione di pendrive bootabili con Fedora 9 (presenziata per tutta la giornata, povero Marco).

A pezzi ho anche seguito Flavio Spada nel suo intervento sulle biblioteche nel Vimercatese, i ragazzi del centro culturale Batti il tuo tempo, sulle loro esperienze e sui corsi che tengono nel loro centro.  Ho sentito anche Giorgio Desideri, fiammante come al solito, che ha parlato di crittografia, algoritmi e sicurezza.

Ho conosciuto finalmente Alessandro (M0rF3uS), che è venuto da Milano per il talk e che ha parlato dei repositories Debian, chiarendomi diversi aspetti

Un po’ di install fest, chiacchierate su diversi temi con Nicola Greco (bongolinux) e Alessio Biancalana (Bl@ster) e alcuni partecipanti.

Riflettendo alla fine della giornata impegnativa, mi veniva in mente che forse non abbiamo fatto il massimo, il LUG ha sofferto di poca partecipazione. Per l’organizzazione di questi eventi è importante che ognuno di noi porti il proprio contributo a tutti i livelli, allargando la visione e cercando risorse negli enti e perché no società che sponsorizzino e integrino i contributi. Mea culpa, mea culpa.

Le mie slides e alcune foto della giornata sono nei links in fondo.

Cit.
Non devi adoperarti perché gli avvenimenti seguano il tuo desiderio, ma desiderarli così come avvengono, e la tua vita scorrerà serena. (Epitteto)

Foto:

Presentazione zip (OpenOffice e Pdf):

Presentazione html (slide 5 secondi auto):

Informazioni Antonio Doldo
www.toolinux.it - www.virtualboxes.org - adoldo.wordpress.com - Linux user & Android fan

27 Responses to Linuxday 2008, riflessi e riflessioni

  1. M0rF3uS says:

    No ma io vorrei porre alla vostra attenzione questa foto:
    http://picasaweb.google.com/antonio.doldo/FotoLinuxDay2008Roma#5261134780336074690
    cioè sono proprio improponibile come personaggio…. 😀 ma che faccia ho fatto….

    Antonio mi ha fatto un piacere enorme conoscerti, avrei voluto avere più tempo da passare in compagnia tua di antonio ed alessio, chi sa magari qualche volta organizziamo per una bella pizza.

  2. @M0rF3uS
    Le foto non rendono quasi mai, l’espressione è particolare, ma non ti preoccupare 🙂
    Anche a me è piaciuto collaborare con te e spero che ci siano presto altre occasioni, mi è piaciuto il tuo talk e mi è sembrato che anche la platea lo abbia accolto bene.
    Ciao e a presto,
    Antonio

  3. Lazza says:

    Spero bene che quegli scioperati non abbiano impedito il realizzarsi della nostra festa nazionale. Per quanto riguarda Green Peace, non sono mica quelli che vanno a bloccare le navi in alto mare per imbrattarle con scritte fatte con la vernice?
    Gran bella gente. LOL 😀

    Al di là di questi non compresi off topic, io penso che 100 persone che hai detto siano una bella cosa di cui essere contento. Al mio talk su gimp ho avuto 6-7 spettatori. E va bene che era una città piccola, però insomma dai, vediamo di non lamentarci anche per risultati buoni. 😉

  4. @Lazza
    Off topic1:
    gli scioperati erano nella LORO facoltà, noi eravamo ospiti, forse sarebbe il momento di pensare di organizzare i LinuxDay in posti forniti dalle amministrazioni comunali, i LUG sono tutti Associazioni e possono chiedere ai propri comuni palestre, teatri, e qualsiasi spazio possibile da loro gestito.
    Off topic 2:
    Si, sono loro. Fanno (anche per noi) dimostrazioni a tutti i livelli esponendosi in prima persona per cause che riguardano il NOSTRO patrimonio.

    On topic:
    Forse mi sono espresso male, io non sono scontento del mio talk. forse poteva essere più completo, volevo solo dire che l’organizzazione è stata minimale, essendo purtroppo gestita da pochissime persone.
    Quindi la mia conclusione è che occorre che tutti in prima persona apportino il loro contributo, e che le nostre amministrazioni aprano le vedute, ne avrebbero solo da guadagnare.
    Ciao e grazie,
    Antonio

  5. Abbiamo seguito con grande interesse il tuo talk su VirtualBox Antonio,
    specie Maurizio che spesso fa seminari (ma su argomenti giuridici), ha
    intuito la tua difficoltà, per il fatto di avere poco tempo e di essere uno
    sviluppatore in veste di divulgatore.
    Ma siamo convinti che il tuo sia stato il miglior talk fra quelli visti,
    tanto da pubblicare sul nostro blog un report del LinuxDay Roma 2008,
    in cui la tua presentazione è centrale come merita.
    Complimenti Antonio, vedi il nostro articolo, con una tua immagine “in azione”
    al link:
    http://www.webargentarius.it/?p=109

    A presto
    Stefano Fedele

  6. Pingback: » Il meglio del LinuxDay Roma 2008

  7. @Stefano Fedele
    VI ringazio per la stima e l’interesse che dimostrate e mi dispiace di non aver avuto il tempo per scambiare quattro chiacchiere con voi. Vi ho cercato nel pomeriggio senza successo.
    Ho letto il vostro post e sono quasi commosso dall’esposizione che fate. Troppo buoni.
    Spero che avremo presto la possibilità di un incontro per approfondire gli argomenti in comune.
    Grazie,
    Antonio

  8. foxmr says:

    nn ho ancora capito cosa ci trovate di bello in Linux! Mac 4ever =D

  9. M0rF3uS says:

    @foxmr
    ecco bravo stai nel tuo bel mac e non cercare di capire noi poveracci utenti linuxiani.

    @antonio
    l’anno prossimo se riesco ad organizzarmi meglio vedo di preparare un talk fatto in maniera migliore e di integrare qualcosa con il tuo cosi continuiamo la collaborazione 😉

  10. @foxmr
    non mi disturba per niente quello che dici e ti rispondo per dirti che chi usa mac sul serio (e ne conosco a decine) usa anche la shell bash, con tutte le sue mela-kombinazioni.
    Mi diverte molto quello che dici caro darwiniano, e ti lascio nel tuo brodo.
    Però una cosa “tela” (che non è mela) posso dire: se avessi un costosissimo mactel, metterei subito linux, senza esitazioni, senza dubbio, senza offesa, con orgoglio.
    Concludo: e tu perchè leggi un Linux Blog?
    non rispondere, conosco già la risposta 😛

  11. M0rF3uS says:

    Mmitticcooooo 😀

  12. Serendippo says:

    ciao,
    non so se il tuo intervento sia stato il migliore del LinuxDay perché ci sono stato troppo poco tempo, ma ti assicuro che era chiaro e lineare, x quanto si possa esporre un argomento simile in mezz’ora.
    Oltretutto NON era troppo tecnico, anche chi non ne sapeva nulla ne veniva sicuramente incuriosito. E trattandosi di programmi liberi, poteva iniziare a cercarsi qualcosa da solo.
    Probabilmente è questo lo spirito migliore x queste manifestazioni: non talk “verticali”, rivolti a chi già conosce a fondo certe cose, ma il tentativo di diffondere il senso di certe esperienze di lavoro e capire che “un’altra informatica è possibile” 😉 😀
    Ammirevole il lavoro sulle slides (che IMHO portano via un sacco di tempo, anche se sono utilissime).
    In sintesi: il tuo speech ha dato un senso alla mia partecipazione — ah, no: ho anche dato un supporto (morale) al buon Palazzotti con la nostra amata FEDORA e la sua UsbStation-fatta-in-casa-la-notte-prima!
    Siete grandi
    CIAO

  13. Lazza says:

    @ Antonio Doldo, bellissima la risposta che hai dato al troll. XD

  14. @Serendippo
    che bello ricevere commenti come questo ^_^
    A fine serata non ero rimasto contentissimo (Lazza mi ha giustamente ripreso), ma è importante sapere che il lavoro per il linuxday è arrivato dove doveva, per cose più tecniche ci potranno essere altri spazi o altre sedi.
    Grazie e a risentirci presto.
    Antonio

  15. @Lazza
    spero che non tu non ti sia offeso per la risposta al tuo commento, rileggendolo mi sembrava di averti risposto in tono forte.
    Ciao e grazie.
    A.

  16. Lazza says:

    Ma va là, anche se la difesa di certa gente a mio parere non ci sta proprio, non preoccuparti, non mi offendo quasi mai se parlo con persone serie, intelligenti e professionali. 🙂

  17. @Lazza
    perché dici “certa gente”? Non sei studente pure tu? Non capisco la tua prevenzione, scusami.

  18. Tuo commento … a commenti su LinuxDay: “…l’organizzazione è stata minimale, essendo purtroppo gestita da pochissime persone. Quindi la mia conclusione è che occorre che tutti in prima persona apportino il loro contributo, e che le nostre amministrazioni aprano le vedute, ne avrebbero solo da guadagnare”.
    Concordo con te Antonio: impegnarci tutti è doveroso. Ma hai toccato anche il vero punto dolente, l’organizzazione volontaristica (comunque ammirevole) dei LUG non può farcela da sola. Serve il sostegno delle Amministrazioni, delle scuole, del mondo universitario e della ricerca – come quello in cui operi tu. In Italia “open source” è visto solo come gratuito, nessuno del “palazzo” e nelle aziende capisce che i LinuxDay sono la finestra su un vero modello di sviluppo economico che, contro l’abuso degli oligopoli, crea professionalità, lavoro e saperi diffusi. E’ questa l’arretratezza di cui sono vittime proprio quei ragazzi che occupano Ingegneria, gli studenti, tutti noi e l’Italia preda di … Tremonti e Gelmini.

  19. Lazza says:

    @ Antonio Doldo, sono uno studente l’hai detto. Studente serio, che va a scuola anche domani, per far vedere il proprio interesse allo studio. Non come i miei compagni, che con la scusa di uno sciopero contro la Gelmini (quegli sciocchi non sanno nemmeno che i miliardi sono opera della finanziaria, e NON del ministro dell’istruzione), se ne vanno in giro in centro a far compere o bere birra.
    E poi non sono certo uno che va a far danni alle imbarcazioni altrui, imbrattandole con ogni genere di insulti. Se poi a te sembra strano che io non sia così, non so proprio cosa dirti… 😀
    @ maurizio fedele, eh hai ragione. Quando l’Italia capirà il valore reale e anche economico del foss speriamo non sia già tardi e non rimanga indietro come capita spesso.

  20. Un tizio says:

    Salve, mi sono imbattuto in questo blog proprio adesso e mi sembra estramamente interessante ,complimenti all’autore. Per il resto anche io domani andrò a scuola.
    Tutti gli studenti e insegnanti vogliono scioperare ma la cosa non mi tocca minimamente ..spero solo che ci sia qualcuno per prendere la mia presenza.. xD

    Ma secondo voi è mai possibile che una prof di filosofia si permetta di fare propaganda politica??? Forse sono cose che capitano solo al Classico..

    Vabbeh .. saluti

    ps. scusate se sono andato un pò fuori topic…

  21. @tutti
    scusate, ma mi sembra che stiamo andando verso discussioni non attinenti le linee di questo blog, ovvero Linux, OpenSource, virtualizzazione.
    Spero che i commenti fin qui scritti siano gli ultimi. Naturalmente mi riserverò di rimuovere quelli off-topic futuri.
    Antonio

  22. Lazza says:

    @ Antonio, chiaramente hai ragione tu. Certo, avendo tu introdotto il discorso e chiestomi qualche chiarimento mi pareva il caso di risponderti. Poi naturalmente, togli pure anche prima se vuoi. Son capitate anche a me cose del genere.

  23. @Lazza
    ho rimosso un mio commento. forse lo hai letto nell’email. lungo. a caldo.

    @ tutti
    scusate.

  24. Sono veramente dispiaciuto Antonio, non era certo mia intenzione “inquinare” il tuo blog con discussioni non pertinenti. Ma è di open source che volevo parlare. Tra i principi di base dell’informatica libera (“open source” in buon italiano) che avevi introdotto tu e che io condivido, c’è la necessità di un maggiore coinvolgimento degli enti dell’istruzione, della ricerca scientifica e delle società. E qui mi taccio per non cadere ancora nel rischio dell’ “off-topic”.

  25. antoniocantaro says:

    Ciao Antonio,

    complimenti per la giornata.

    Visto che hai pubblicato le foto, facci vedere che sei, almeno al nome ormai famoso nel web, assiaciamo pure un volto. Sei forse colui che indossa una camicia scura?

    Ti ringrazio per avermi fatto rivedere San Pietro in Vincoli. Nel 1977 mi ci laureavo.

    Saluti a tutti

  26. @antoniocantaro
    Carissimo Professore,
    prima di tutto ti ringrazio per la definizione di famoso, rendendomi conto che il mio nome appare in molti links nel web, ma questo è ben poca cosa paragonato a chi ha assunto il vessillo di fautore e portatore di progetti OpenSource per ragazzi e cittadini di Gela e che dovrebbe essere d’esempio per istituzioni locali e non, con la speranza che i nostri ragazzi (e noi stessi) abbiano la possibilità e la consapevolezza di usare strumenti liberi. Per questo spero che il vostro sito (http://www.istitutomajorana.it/) sia punto di riferimento per le scuole italiane.

    Si sono quello con la camicia scura ( i miei amici di facebook mi hanno detto che sembravo “un corvo”).

    Mi fa piacere che le foto ti abbiano fatto vedere luoghi cari, anch’io di quel posto ho bei ricordi.
    Con simpatia,
    Antonio

  27. @Antonio Doldo

    Squisito come sempre!

    I tuoi amici di facebook sono degli invidiosi, tant’è che stavi benissimo ; )

    (scherzo su “invidiosi”, ma stavi bene veramente).

    Oggi è venuta a trovarmi una collega con una quinta classe di un Istituto Tecnico di Gela.
    I ragazzi che non conoscevani Ubuntu sono rimasti affascinati. Penso che acnhe quell’Istituto, a breve, sarà dei nostri.

    Ciao a tutti, Antonio

Lascia un commento