Installazione di VirtualBox 1.5 in Slax 6 su pendrive USB


Il mondo (virtuale) in una chiave

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La necessità di testare un ambiente virtuale richiede un sistema completo per la virtualizzazione che possa garantire la gestione di dischi e di macchine emulate. Per piccole prove, e soprattutto per avere su pendrive la possibilità di eseguire VirtualBox, è possibile installare su pendrive USB la versione 1.5 che viene eseguita in Slax 6. Questo implica che l’accesso ai dischi deve avvenire su macchine più capienti che abbiano cioè delle immagini di dischi VDI (VirtualBox) oppure VMDK (VMware), visto che da poco VirtualBox apre direttamente i dischi di vmware.

E’ chiaro che avendo slax installata su un sistema desktop è possibile seguire la stessa procedura per l’installazione.

Vi tralascio i dettagli dell’installazione di Slax su pendrive già discussi in precedenza.

Una volta scaricato il file VirtualBox_1.5.0_Linux_x86.run lo eseguiremo con il parametro “install”:

# sh VirtualBox_1.5.0_Linux_x86.run  install

accettando la licenza, trovando così in /opt/VirtualBox-1.5.0/ il pacchetto completo.


aggiungiamo le seguenti righe al file /etc/rc.d/rc.local per lanciarlo all’avvio:

  # Start vboxdrv
  if [ -x /etc/rc.d/rc.vboxdrv ]; then
      /etc/rc.d/rc.vboxdrv start
  fi

  # Start vboxnet
  if [ -x /etc/rc.d/rc.vboxnet ]; then
      /etc/rc.d/rc.vboxnet start
  fi

A questo punto per poter disporre del modulo da utilizzare su altre slax creiamo un archivio tgz, compensivo degli script di avvio e convertiamolo in lzm:

# tar zcvfp virtualbox-1.5.tgz /etc/rc.d/rc.local  /etc/rc.d/rc.vboxdrv

/etc/rc.d/rc.vboxnet
# tgz2lzm virtualbox-1.5.tgz virtualbox-1.5.lzm

Installing package virtualbox...

PACKAGE DESCRIPTION:[==============================================================] 1010/1010 100%

e appena finito lo copiamo al sicuro, nonché sulla directory contenente i nostri moduli:

# cp virtualbox-1.5.lzm /mnt/sda1/slax/modules/

ATTENZIONE: al momento del caricamento del modulo viene sovrascritto il file /etc/rc.d/rc.local, perciò se avete fatto modifiche a questo file, effettuate prima un backup 😉

Sarà sufficiente creare links simbolici del disco VDI presente sulle partizioni alle quali avremo accesso e agganciarli alla macchina presente, utilizzando il gestore dei dischi virtuali:

# cd .VirtualBox/VDI
# ln -s /mnt/hda6/DISCHI/disco.vdi disco.vdi

Enjoy 🙂




Informazioni Antonio Doldo
www.toolinux.it - www.virtualboxes.org - adoldo.wordpress.com - Linux user & Android fan

6 Responses to Installazione di VirtualBox 1.5 in Slax 6 su pendrive USB

  1. Beh, io a slackware ho rinunciato anni fa… è troooooppo complicata.

  2. @sleepingcreep
    Si forse hai ragione, ma è una distribuzione solida e storica. La slax è invece quella ritenuta più leggera e immediata (kde permettendo). E poi ognuno ha i suoi gutsy 🙂

  3. Pingback: diggita.it

  4. GNUliano says:

    Ciao Antonio! Ho scoperto questo tuo bellissimo e utilissimo blog mentre cercavo informazioni sul Linux Day 2007 di Roma (dove ho saputo che terrai un talk, al quale NON mancherò…). 😉
    Da alcuni giorni sto cercando di trovare una distro installabile su chiave USB da utilizzare in emulazione anche su PC con Windows su cui non ho privilegi di amministratore… Siccome Virtual Box e VMware richiedono tali privilegi, sto studiando l’accoppiata QEMU+Puppy Linux (a proposito, cosa ne pensi di Puppy?)… Conosci una distro “portabile” in cui sia agevole installare pacchetti non inclusi nei repository ufficiali? Ad esempio a me servirebbero i compilatori per i linguaggi C/C++/Java/Python/Ruby… e magari anche Texmaker e un IDE come Eclipse o Netbeans… Purtroppo mi sembra che Slax non risponda a tali requisiti… mi sbaglio? 🙂

  5. @GNUliano
    non conosco puppy se non per prove fatte tanto tempo fa, su questo, mi sembra che però non sia adatta a installare software aggiuntivo, ma forse anch’io mi sbaglio. Secondo me dovresti optare per una distro che in modo standard permetta di aggiungere pacchetti. In slax esiste la possibilità di aggiungere moduli di ogni tipo, non so però se è possibile gestire la pendrive da qemu senza i diritti amministrativi sulla macchina, idem per ubuntu.
    I link che ho trovato e che parlano di puppy (penso che però tu li conosca già), sono:
    http://www.erikveen.dds.nl/qemupuppy/
    http://digilander.libero.it/puppylinuxitalia/
    Ci vediamo al LinuxDay 🙂
    Ciao,
    Antonio

  6. GNUliano says:

    non so però se è possibile gestire la pendrive da qemu senza i diritti amministrativi sulla macchina, idem per ubuntu.

    Sì sì, l’ho testato e funziona anche senza diritti amministrativi… 😉 Per quanto riguarda l’aggiunta di pacchetti non standard, in puppy si può fare, ma è un po’ macchinoso e bisogna perderci tempo… dunque proverò anche slax e ti farò sapere… 😉
    Grazie della risposta Antonio, ci si vede al Linux Day! 😉

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