VirtualBox 2.1.0, major release con supporto ai dischi VMDK e VHD
18 dicembre, 2008 13 commenti
Oggi è stata rilasciata una versione importante di VirtualBox, i cambiamenti sono davvero notevoli e il salto di versione non sembra sia solo numerico. Tra i tanti cambiamenti leggibili nel Changelog, appare subito evidente il supporto ai dischi di altre piattaforme (VMware e Microsoft), i miglioramenti sulla grafica e sul networking. Per i dischi, la sezione 5.2 del manuale recita:
5.2 Disk image files (VDI, VMDK, VHD)
…. VirtualBox supports two variants of disk image files:
• Normally, VirtualBox uses its own container format for guest hard disks – Virtual Disk Image (VDI) files. In particular, this format will be used when you create a new virtual machine with a new disk.
• VirtualBox also fully supports the popular and open VMDK container format that is used by many other virtualization products, in particular, by VMware.
• Finally, VirtualBox also fully supports the VHD format used by Microsoft.
e nel Changelog risulta anche una nuova funzionalità che dovrebbe rendere più facile il lavoro sia su windows che su linux per l’uso della rete bridged, cosa che in VB è stata sempre ostica:
• New Host Interface Networking implementations for Windows and Linux hosts with easier setup (replaces TUN/TAP on Linux and manual bridging on Windows)
Adesso infatti invece di impazzirsi tra tun e tap (e tra cip e ciop) è sufficiente selezionare Host Inteface e scegliere la scheda che deve fare da “ponte”, miracolo 😀
Le prime prove che ho fatto sono state quelle di compilare la versione svn che adesso è numerata 2.1.1~svn-1 (usata per le schermate di questo post) e che insieme alla versione stabile 2.1.0 troverete sul repo nei prossimi giorni, forse domani… stay tuned
Il download della versione PUEL per Ubuntu e Debian è possibile da qui:
* Ubuntu 8.10 ("Intrepid Ibex") i386 | AMD64
* Ubuntu 8.04 LTS ("Hardy Heron") i386 | AMD64
* Debian 5.0 ("Lenny") i386 | AMD64
Altro test che ho fatto è di usare finalmente il disco vmdk nativo, generato con VboxManage e installandoci sopra Debian:
$ VBoxManage createhd -filename disco16gb.vmdk -size 16000 -format VMDK -register
VirtualBox Command Line Management Interface Version 2.1.0
(C) 2005-2008 Sun Microsystems, Inc.
All rights reserved.
Disk image created. UUID: eaab1483-6bc7-47ce-9bcc-4f5d624d2d19e
Non ho potuto fare la prova di dare in pasto il disco VMDK a vmware server, ma lo farò appena possibile.
L’installazione della PUEL l’ho fatta invece su Ubuntu Intrepid, usando il repo e aggiungendo la chiave gpg:
deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian intrepid non-free
$ wget -q http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian/sun_vbox.asc -O- | sudo apt-key add -
$ sudo apt-get install virtualbox-2.1
(richiesto libsdl-ttf2.0-0)
Of course, solo per fare i test, entro domani la rimpiazzo con la OSE compilata 😉
Enjoy 🙂
Il 3D è una bella cosa, anche se al momento supporta solo OpenGL, percui se qualcuno pensa di giocare con XP virtualizzato deve sperare di poter scegliere OpenGL e non directx (ma sembra che in futuro verrà supportata).
La cosa più bella è il bridge automatico 🙂 Non che sia difficile farlo, ma ti risparmia parecchie noie. Questo software cresce ogni giorno e sempre in meglio.
@Jena Plisskin
c’è scritto nella sezione 4.8 del manuale in Hardware 3D acceleration che il supporto al 3d openGL è sperimentale e che si prevede di introdurre quello a DirectX, a me interessa poco, ma credo che già si siano raggiunti livelli altissimi, forse chi usa i giochi dovrà aspettare, però non dovrebbe nemmeno pretendere che gli sviluppatori indirizzino i loro sforzi su questo aspetto, visto che la virtualizzazione opensource dovrebbe essere focalizzata verso ambienti di produzione in contrapposizione a vmware, leader del mercato (per ora).
Anch’io ho accolto benissimo il bridge automatico, il sistema precedente è stato a dir poco rognoso, adesso è a portata di click 😀
Grazie per il commento,
Antonio
Preciso che il mio era una info per chi sperava di usarlo per giocarci e non una critica. Io apprezzo molto di più la semplificazione del bridge. Oltretutto proprio ieri mi sono sbattutto nell’impossibilità di avere il dhcp della rete aziendale con il bridge sotto una xubuntu sperimentale, mentre l’XP virtuale otteneva l’IP senza problemi. La soluzione era di sostituire l’uso di dhclient con dhcpcd, ma prima di capirlo ho dato la colpa al bridge creato. Poveretto 🙂
@Jena Plisskin
mi era chiarissimo il tuo punto di vista e anch’io sono contentissimo del bridge “automatico”, non era certo diretta a te l’osservazione sul 3D 🙂
Proprio anche sulla ML di vbox-users la discussione verteva su quello che alcuni hanno fatto sembrare una pretesa.
Ho segnalato due problemi nei sorgenti e sono stati subito corretti, che dire? Sono meravigliato di quanta gente c’è che sa fare il lavoro suo, mi inchino davanti a queste professionalità.
Ciao,
Antonio
Ragazzi io utilizzo questo magnifico programma da poco tempo, e la versione 2.0.6 è stata la prima che ho installato su una macchina windows. Sapete dirmi se l’upgrade devo farlo io, oppure lo si può fare dal programma, ci ho provato ma mi dice che ho la versione più recente.
Grazie ragazzi.
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@TuttoVolume
non è necessario disinstallare la vecchia versione, ma se vuoi puoi farlo. In realtà dipende dalla versione in uso, ma nel tuo caso la 2.0.6 è antecedente alla 2.1.0 e il file xml delle macchine non ha subito cambiamenti.
Ciao e grazie a te….
Antonio
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Ciao sono Massimiliano, sentite, come installo OpenGL sul mio Windows XP? Nel sito ufficiale non riesco a scaricare niente non riesco a trovare alcun link per averlo. Ma è un driver o è una specie di software da installare come DirectX? Grazie e ciao!
@Massimiliano
scusa per la risposta in ritardo, per la gestione di opengl dal lato virtualbox è sufficiente abilitare per la macchine virtuali windows “3D Acceleration” e naturalmente il programma in windows deve avere il supporto per opengl 😉
vedi manuale: sezione 4.8, Hardware 3D acceleration (OpenGL)
funzione tra l’altro sperimentale che è disattivata per default 😉
Ciao,
Antonio
Ciao, ma la gestione automatica dell’interfaccia host gestisce anche accessi concorrenti? Ovvero più macchine virtuali possono accedere alla stessa scheda di rete senza che ci sia un bridge?
Io per ora: creavo un bridge, aggiungevo un’interfaccia virtuale con il comando
VBoxAddIF vbox0 `whoami` br0
e infine assegnavo questa interfaccia alla macchina virtuale:
VBoxManage modifyvm "nome macchina" -hostifdev1 vbox0
A presto.
@lcip
si,
infatti adesso è un’altra storia 🙂
oggi per prova ho aperto contemporaneamente debian, ubuntu e xp, ognuno di loro ha preso l’indirizzo dal DHCP.
@tutti
Piccola nota:
per ora la versione svn pacchettizzata da me è ferma alla 15826 perché le due ultime, pur compilando correttamente, non vanno in rete con l’Interfaccia Host, ho segnalato in ml vbox-dev e gli sviluppatori stanno controllando:
http://vbox.innotek.de/pipermail/vbox-dev/2009-January/001066.html
ciao,
Antonio